Spec.tecniche - Workflow

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Spec.tecniche - Workflow

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Il presente documento fa riferimento alle informazioni contenute nel documento CBI CBI-STD-001_6_09.PDF del 04/09/2015 contenente gli Standard Tecnici sull'interscambio dei dati.

Il documento citato ed altri ad esso inerenti sono presenti in:

O:\REPARTO-SW\Documentazione\SEPA\nuovi-aggiornamenti

 

 

Nuovi tracciati SEPA - concetti di base

 

Lo scambio di informazioni dall'Azienda verso la Banca avviene tramite quello che si definisce messaggio logico. I messaggio logici a loro volta possono essere organizzati in Workflow. Vediamo alcune definizioni.

 

WORKFLOW

 

Per workflow si intende l’insieme ordinato di messaggi (cfr. paragrafo seguente ) scambiati tra le banche e/o i soggetti tecnici da esse delegati al fine di consentire la corretta erogazione del servizio su rete CBI.

 

Valgono a tal proposito le seguenti definizioni:

Workflow di servizio: workflow focalizzato sugli aspetti di business che il servizio è tenuto a garantire. È costituito dall’insieme minimo di messaggi in grado di rispettare in pieno i requisiti imposti dal modello di servizio.

Workflow di veicolazione: implementa il workflow di servizio, tenendo conto degli aspetti di gestione applicativa dei messaggi inviati sulla rete CBI. In generale rappresenta un’estensione del workflow di servizio poiché in esso possono comparire messaggi di controllo della veicolazione che risultano “invisibili” al workflow di servizio. Tutti i messaggi presenti nel workflow di servizio devono comparire anche nel workflow di veicolazione.

 

Con la finalità di illustrare compiutamente le modalità di erogazione dei servizi CBI, è possibile estendere i workflow fino a comprendere le aziende in qualità di mittenti iniziali o riceventi finali dei messaggi veicolati. Si precisa tuttavia come il perimetro di applicazione gli standard CBI e delle regole di gestione illustrate nel presente documento sia delimitato dalle banche, che rappresentano il mittente e destinatario logico dei messaggi (cfr. definizioni attori ). La gestione dei messaggi da e verso aziende rientra nella sfera competitiva dei servizi che le banche decidono di fornire alla propria clientela. Ciò nondimeno la strutturazione dei messaggi CBI consente l’agevole utilizzo degli standard CBI anche nelle tratte di interscambio banca – azienda e azienda – banca.

 

MESSAGGI

Per messaggio si intende un insieme di informazioni strutturate in formato XML e conforme a specifici schema XSD (standard di messaggistica) pubblicati. Valgono le seguenti definizioni che rivestono carattere generale:

 

 

Messaggio fisico di richiesta servizio (richiesta servizio)
rappresenta il messaggio XML veicolato sulla rete CBI, comprensivo di header di tratta e di servizio, con il quale una banca richiede alla controparte l’erogazione di un servizio. Viene indirizzato tramite query sul Directory CBI. Ogni messaggio di richiesta servizio risulta omogeneo per:

o- mittente “logico” (Banca Mittente);

o- destinatario “logico” (Banca Ricevente);

o- soggetto di riferimento del destinatario “logico” (es. STD, GPA);

o- indirizzo di Rete Logica del soggetto di riferimento;

Ogni richiesta di servizio è veicolata mediante il servizio di rete logica FMS (modalità file+messaggio) qualora la dimensione della stessa superi 1MB (cfr. STPG-MO-001 – Nuovi Servizi Parte Generale ).
Le richieste di servizio contengono uno o più messaggi logici, ovvero insiemi di dati (entità logiche) riconducibili ad una singola azienda mittente o destinataria delle informazioni stesse. Se l’azienda compare nel ruolo di mittente, deve essere associata alla banca proponente (“mittente logico”) mittente, mentre nel ruolo di ricevente deve essere associata alla banca proponente (“destinatario logico”) destinataria della

richiesta di servizio. Tali associazioni devono essere verificate dalla banca ricevente tramite accesso all’anagrafica di riferimento della comunità CBI (cfr. doc. DIRECTORY-MO-001 Requisiti Directory ); il fallimento di tali controlli comporta lo scarto del messaggio logico. Il mittente logico è tenuto ad effettuare in anticipo gli stessi controlli al fine di prevenire scarti da parte del destinatario dei messaggi.

 

Messaggio logico correlato
Si definisce un messaggio logico veicolato all’interno di una richiesta di servizio correlata. Ogni messaggio logico correlato deve contenere gli elementi necessari all’individuazione non ambigua del messaggio logico originario cui si riferisce.

Richiesta di servizio correlata
si definisce correlata una richiesta di servizio che, pur avendo un proprio processo di veicolazione indipendente, scaturisce da una richiesta di servizio precedente. Le richieste di servizio correlate vengono in genere utilizzate per comunicare informazioni circa lo stato o l’esito di “business” relativo a precedenti richieste, il cui processo tecnico di validazione è comunque concluso. Le richieste di servizio correlate vengono generate sulla base dei controlli sostanziali (o azioni) effettuati dalle banche o dalle aziende relativamente alle richieste di servizio precedentemente ricevute

 

 

ATTORI

Tenendo in considerazione le definizioni relative ai messaggi, fornite nel paragrafo precedente, sono di seguito definiti gli attori coinvolti nel processo di generazione e scambio di messaggi sulla rete CBI.

Mittente Logico: rappresenta la banca mittente dei messaggi fisici ed ha la responsabilità di immetterli o inoltrarli verso la rete logica CBI.

Mittente Iniziale: a seconda dello scenario di erogazione del servizio (cfr. par 5 ), rappresenta l’Azienda o la Banca che genera le informazioni costituenti i messaggi logici, i quali vengono successivamente inseriti nei messaggi fisici dal mittente logico. Il mittente iniziale può pertanto essere considerato il responsabile dei dati contenuti nei messaggi logici. Qualora il mittente iniziale sia un’azienda, quest’ultima deve essere associata al mittente logico del messaggio fisico nell’anagrafica di riferimento CBI (Directory).

Destinatario Logico: banca destinataria dei messaggi fisici veicolati sulla rete CBI. Procede alla consegna dei messaggi logici alle proprie aziende servite qualora queste ultime costituiscano il destinatario finale dei messaggi logici stessi.

Destinatario Finale: Azienda o Banca destinataria ultima dei messaggi logici veicolati. Qualora il destinatario finale sia un’azienda, quest’ultima deve essere associata al destinatario logico del messaggio fisico nell’anagrafica di riferimento CBI (Directory).

Soggetto Tecnico: STD/GPA che fornisce ad una o più banche servizi di gestione e veicolazione dei flussi sulla rete CBI. Nel caso in cui il soggetto tecnico abbia il ruolo di Gestore di Punto di Acceso, si occupa dell’intefacciamento diretto dei moduli di rete CBI.

 

Flusso informativo

Nella comunicazione azienda banca e banca azienda si fa riferimento a messaggi logici

 

Firma digitale

Nell’ambito del framework di gestione dei nuovi servizi CBI è prevista la possibilità di apporre la firma digitale sui messaggi logici veicolati. In tal caso i messaggi di richiesta servizio e/o risposta applicativa devono essere strutturati nel rispetto delle regole di composizione espresse nel documento FIRMA-MO-001.

A tal proposito si precisa che la firma digitale, qualora prevista, può essere apposta nella sola modalità attached monobusta sui singoli messaggi logici presenti all’interno dei messaggio fisici.

Si rimanda alla documentazione di dettaglio dei singoli servizi per eventuali restrizioni in merito all’utilizzo della firma digitale